Ormai da molti anni i così detti leganti ternari rappresentano la soluzione più diffusa per la confezione di massetti autolivellanti e livelline: si tratta di una miscela di leganti che, a contatto co
Ormai da molti anni i così detti leganti ternari rappresentano la soluzione più diffusa per la confezione di massetti autolivellanti e livelline: si tratta di una miscela di leganti che, a contatto con l’acqua, formano ettringite come principale prodotto di idratazione. Si definiscono ternari in quanto la miscela è composta da cemento Portland, solfato di calcio (generalmente in forma anidra) e cementi a base di alluminato di calcio o di solfoalluminato di calcio. La reazione di idratazione è molto più rapida di quella tipica del cemento, consentendo un veloce sviluppo della resistenza e ridotti tempi di asciugamento. Inoltre la molecola di ettringite, di dimensioni sensibilmente maggiori dei quella dei silicati idrati, consente di ottenere bassissimi ritiri senza fare uso di additivi espansivi o anti-ritiro (SRA).
Buzzi Unicem produce il clinker solfoalluminato di calcio (CSA) tramite la cottura di Bauxite, calcare e gesso nei suoi impianti siti in Piemonte e negli USA ed identifica con il marchio Buzzi Unicem Next la famiglia di leganti idraulici a base di solfoalluminato di calcio presente nel mercato europeo della premiscelazione e prefabbricazione da oltre 10 anni. Il fatto che questi leganti siano prodotti per miscelazione, e non per sola macinazione come il cemento, consente di controllarne con attenzione l’uniformità delle prestazioni, fondamentale per le loro applicazioni in prodotti complessi come i massetti autolivellanti.
Nella famiglia dei Next si distinguono due linee di prodotto:
1. Next base: leganti binari composti da clinker CSA e solfato di calcio dedicati alla premiscelazione;
2. Next binder: leganti ternari pronti all’uso che, analogamente a qualsiasi cemento ordinario, possono essere miscelati con i medesimi additivi.
La conformità dei leganti Next agli ETA n° 13/0417, 13/0418, 13/0419 rilasciati dall’Organismo europeo EOTA, autorizza il loro impiego in Europa nella produzione di calcestruzzo strutturale in virtù della marcatura CE rilasciata dall’ente certificatore tedesco VDZ.